Neuroscienza
CON L’AIUTO DELLA NEUROSCIENZA TOKAI HA SVILUPPATO NUOVE LENTI NEUROPROGRESSIVE
Che cos’è la neuroscienza? In che modo è utile nel campo dell’ottica?
La neuroscienza è lo studio scientifico del sistema nervoso che ci permette di capire come le cellule del nostro cervello (neuroni) reagiscono agli stimoli esterni. Quando fatichiamo a mettere a fuoco gli oggetti, il nostro cervello è sotto stress perché deve decifrare informazioni poco chiare.
Le lenti progressive permettono di vedere oggetti lontani nella zona alta della lente e oggetti vicini nella zona bassa della lente, ma nella parte intermedia della lente il potere varia gradualmente e l’occhio non riesce a mettere a fuoco facilmente. Di conseguenza, adattarsi alle lenti progressive non è sempre facile a causa delle distorsioni, che possono provocare un senso di vertigine dovuto al fatto che il cervello fatica a rendere chiara l’immagine.
È possibile creare lenti progressive più confortevoli e facilitare l’adattamento?
Sì, e Tokai ci è riuscita grazie alla collaborazione con un’azienda giapponese leader nella ricerca neurologica.
Tokai ha sviluppato uno speciale test visivo che misura il livello di stress del cervello mentre si indossano lenti progressive. Attraverso la misura e l’analisi delle onde cerebrali ha permesso lo sviluppo di design progressivi rivoluzionari a cui è facile adattarsi e che assicurano un minore livello di stress per il cervello.
Per misurare l’attività del cervello si usa il MEG (magnetoencefalogramma) come strumento di valutazione.
Grazie al MEG è possibile sapere come il cervello reagisce mentre si indossano lenti oftalmiche. La misura e l’analisi delle onde cerebrali hanno evidenziato che alcuni design sono recepiti dal cervello come più confortevoli rispetto ad altri. Questo studio ha quindi permesso lo sviluppo di design progressivi rivoluzionari a cui è più facile adattarsi e che permettono un minore livello di stress per il cervello.
Il design e l’ergonomia ottimale sono stati sviluppati grazie a E.N. Spiral Model, che utilizza la neuroscienza per monitorare le reazioni del cervello a seconda del tipo di lente indossato.
Approfondimento sul MEG
Il MEG (magnetoencefalogramma) misura il cambiamento dei campi magnetici prodotti dalla corrente elettrica all’interno del cervello quando i neuroni vengono stimolati.
Il cervello contiene milioni di cellule neurali che vengono stimolate durante l’attività di visione. I flussi elettrici sono creati da queste cellule nervose durante lo scambio di informazioni tra di esse. Il MEG è in grado di mappare l’attività cerebrale in dettaglio e assoluta sicurezza.
Per le misurazioni è stato utilizzato un MEG a 306 canali presente al National Institute of Natural Sciences in Giappone.
E.N. SPIRAL MODEL è il processo di progettazione alla base delle neuroprogressive Tokai. Sulla base del feedback fornito dalle tecnologie di analisi dell’attività cerebrale (MEG) Tokai ha potuto ideare e perfezionare design sempre più ergonomici e di facile adattamento.
Per fare ciò Tokai ha messo a punto quattro principali neuro- tecnologie per migliorare la visione dei portatori riducendo distorsioni e stress visivo: N-LINK SYSTEM, MYTUNE ENGINE, i LOCATION REMIX, SUPER FLEXIBLE INSET
N-LINK SYSTEM
Il sistema N-LINK SYSTEM permette di bilanciare la distribuzione di aberrazioni e distorsioni tenendo conto della visione binoculare. Rispetto a lenti sviluppate convenzionalmente, i campi visivi periferici di occhio destro e sinistro appaiono più simili, risultando in un maggiore comfort per il portatore e una più facile messa a fuoco.
Nei design convenzionali la visione binoculare periferica non è chiara a causa della differenza nelle distorsioni percepite da occhio destro e sinistro.
N-LINK SYSTEM ridistribuisce le distorsioni in modo che le distorsioni percepite da occhio destro e sinistro siano bilanciate.
i LOCATION REMIX
i LOCATION REMIX consente di gestire la posizione delle aberrazioni e la distribuzione dell’addizione lungo il canale sulla base dell’angolo pantoscopico, dell’angolo di avvolgimento della montatura e della distanza apice corneale. Questi dati sono compensati in modo da perfezionare la visione del portatore.
SUPER FLEXIBLE INSET
SUPER FLEXIBLE INSET consente di gestire la posizione dell’inset sulla base dell’angolo pantoscopico, dell’angolo di avvolgimento della montatura e della distanza apice corneale. Questi dati influenzano l’inset, che può variare da 0,0 a 5,0 mm (a scarti di 0,1 mm), con distanze di lettura comprese tra 25 a 80 cm.